La mia farfalla

Gli eventi più importanti della vita non sono necessariamente quelli che si fanno. Contano anche quelli ci capitano.

Non sto dicendo che non possiamo fare nulla per influenzare ciò che ci accade nella vita. È importante prendere l’iniziativa. Ma non dimenticate che un giorno potreste varcare la soglia di casa e stravolgere la vostra vita per sempre.

L’universo ha un piano, e quel piano è sempre in evoluzione.

Una farfalla sbatte le ali, e comincia a piovere.

È una verità che fa paura, ma è anche meravigliosa. Ogni ingranaggio di questa macchina è in costante movimento per fare in modo che arriviamo esattamente dove siamo destinati in quel preciso istante.

Al posto giusto, al momento giusto.

La scuola di Piazza delle Erbe è stato proprio quel battito d’ali per il quartiere in cui sorge. Un contesto saturo in un tessuto storico, in cui le forme e i materiali minimali dell’edificio gridano se contrapposti agli edifici affianco.

Se il basamento richiama la pietra della vicina Porta Soprana, i piani successivi si snodano con un movimento tutto loro.

Ricordo la prima volta che gli girai intorno, in quel sali e scendi dei vicoli che gli corrono affianco; la rigorosità delle sue pareti via via si frammentava davanti ai miei occhi, assumendo un movimento plastico che trovava la sua massima espressione in quello sbalzo triangolare che da li a poco sembrava dovesse crollare.

In quel punto, dove la vista si allarga, il suo intonaco azzurro si mescolava con quello del cielo.

Senza mai toccarsi erano amalgamati in una intensa ed infinita distesa blu.

Scuola di Piazza delle Erbe_PFP Architekten

Genova, Italy_2014

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