La mia lista

Non sono mai stato bravo a fare liste.

Organizzarmi su quando fare cosa, e tanto meno non sono mai stato bravo a proseguirle. Le inizio, aggiungo, poi mi dimentico e la ricomincio. Eppure questo piccolo gioiello è sempre stato presente nei miei programmi.

Ogni meta parte da un percorso, e considerando la funzione di questo edificio, devo dire che anche il percorso ha avuto qualcosa di spirituale. Ricordo molto intensamente il silenzio che mi ha accompagnato per tutto il tempo durante la camminata che mi avrebbe portato davanti alla Bruder Klaus Field Chapel.

Solo un timido vento mandava via il terribile caldo di quella giornata. Il paesaggio seguiva con forme dolcissime il mio sguardo sempre proiettato a quel piccolo puntino che pian piano scopriva essere proprio la Bruder Klaus. I colori rendevano tutto ancora più magico; quello che avevo davanti sembravano letteralmente delle pennellate su un tela. Il giallo del campo, staccava con il verde degli alberi sullo sfondo che ancora una volta staccavano dal blu profondissimo del cielo.

Infine quel che resta è fermarsi davanti a quel volume compatto, silenzioso e perentorio. Dopotutto questo edificio, dentro e fuori, non è altro che metafora di scoperta personale. La potente luce esterna dei campi trasforma la penombra interna della cappella ancora più buia, dove solo alcune candele mi accompagnarono fin davanti all'altare.

Mi sono ritrovato in quel punto, nel silenzio più totale, in un luogo intimo e pervaso di sacro; un luogo che possa raccogliere le fatiche e il sudore dei contadini l'hanno commissionata.

Bruder Klaus Field Chapel_Peter Zumthor

Mechernich, Germany_2007

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La mia farfalla