La mia percezione errata

A pochi metri dal lungo litorale di Vila do Conde si trova ancorato un bianco transatlantico.

Camminare lungo le vie della cittadina è una vera e propria immersione nella tradizione portoghese: la calçada ti accompagna lungo ogni strada, coppi rossi a perdita d’occhio, azulejos ad arricchire le facciate dei palazzi e gli chaminés che si staccano fino a toccare il cielo terso.

Ma la Rua de 25 de Abril ospita un piccolo edificio che spezza questa tradizione con una facciata curva che sfilando lungo fianco crea un piccola piazza sul fronte.

Sottile e slanciato il volume bianco sfuggiva al mio sguardo, costringendomi a camminargli intorno fino ad arrivare sul retro dove il rosso ascensore era un continuo sali scendi.

Rimasi colpito dal contrasto che si creava tra il bianco splendente dei muri e blu profondo del cielo.

In quell’istante mi sembrava di guardare un transatlantico in partenza, proprio come quando i passeggiere si accalcano sul ponte per salutare le persone rimaste sulla costa.

I fumaioli sbuffano grandi nuvole bianche verso l’alto, un potente fischio risuonava lungo tutte le strade.

Ero li fermo sulla riva e guardavo mentre questa bellissima nave si allontanava fino a perdersi all’orizzonte.

Banco Borges & Irmão_Álvaro Siza Vieira

Vila do Conde_1978-86

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