Milano per me è sempre stata una meta di passaggio.
Una volta per cambiare treno, quella successiva per prendere un volo.
Eppure quella volta ci sarei stato un weekend.
Era un sabato mattina, e mi disse: <ti porto a vedere una cosa>.
Aveva il passo più rapido del mio e faticavo a starle dietro; ad ogni passo che faceva io dovevo farne due di più.
Era un sabato mattina di un gennaio freddissimo. Milano era addormentata.