Presi un treno alla Grand Central Station di New York diretto a Dartmouth.
Fu un viaggio molto particolare. Lasciai quella gigantesca metropoli per immergermi in un paesaggio visto solo nei film.
Seduto dentro quel vagone guardavo la costa continuare a mutare dal finestrino.
Il mare plumbeo si muoveva lentamente ed aveva un effetto ipnotico su di me.
Mi addormentai.
Arrivato Dartmouth un pullman mi portò sin davanti al Campus. Il verde si fece sempre più rado lasciando spazio a gigantesche strade trafficate.
Poi l’insegna indicava l’arrivo allo UMass.
Il cemento dell’edificio divenne poesia davanti a me, e in quell’infinità di piccoli gioielli di pietra mi persi per l’intera giornata.