Il mio momento peggiore

Questa mattina ripensavo a come fosse la mia vita solo 10 anni fa.

La mia casa era una valigia che mi accompagnava da città in città, a seconda di dove il lavoro mi portavo.

Ricercavo qualcosa di indefinito, ma ricordo quella sconfinata voglia di muovermi nel buio.

Sicuramente tutto era imprevedibile.

Non avevo radici, ogni giorno poteva succedere qualsiasi cosa.

Oggi sono ovviamente diverso, sento la necessità di ricercare qualcosa di più stabile, che mi dia più sicurezze per lo meno.

Se guardo quei momenti, con gli occhi della persona che sono oggi, ricordo anche tanta solitudine.

Non ricordo se in quegli anni me ne rendessi conto, o meglio, non ricordo di aver mai dato peso a tutti quei momenti di sconforto avuti in quel periodo. Ho dei flash nella mia testa, vaghi ricordi in cui mi chiudevo in me stesso.

Avevo solo bisogno di quattro muri intorno per sentire quel calore che probabilmente mi mancava.

Ho l'immagine di me alla finestra, a guardare un mondo che andava avanti, e che mi obbligava a fare lo stesso per cercare qualcosa a cui non sapevo ancora dare un nome.

Walter Larteri

2016

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