"Guarda quel torrente, lo vedi? Facciamo finta che l'acqua sia il tempo che scorre. Se qui dove siamo noi è il presente, da quale parte pensi che sia il futuro?"
Paolo Cognetti fa porre questa domanda ad uno dei suoi protagonisti ne Le otto Montagne.
Io avrei risposto che il futuro è dove va l'acqua. Eppure andando avanti con le pagine viene spiegato come la risposta esatta (o almeno la risposta esatta in questa storia) sia che il futuro è l'acqua che scende dall'alto, mentre il passato è quella che scende a valle.
Se questo fosse vero, ho l'abitudine a guardare spesso il passato, dimenticandomi di volgere lo sguardo verso la foce del torrente di cui parla il libro.
Oggi è il mio giorno libero e provo a cambiare punto di vista. Basilea mi aspetta.