Ho avuto la possibilità di vivere in diverse città, e in ognuna di queste ho sempre cercato un angolo in cui la frenesia della vita quotidiana si interrompesse.
Seduto con te su quelle panchine abbiamo parlato e discusso. Siamo stati in silenzio e abbiamo riso fino a farci scendere le lacrime dagli occhi.
Trovo questo affascinante dell’architettura.
Diventa una scenografia in cui le nostre vite si intrecciano.