A pochi passi dal duomo di Milano, percorrendo Corso Italia c'è un gioiello che spicca tra il tessuto urbano che mi ha folgorato.
Non so come mai, dopotutto Milano è una culla di grandi esempi di architettura, ma la Vela di Luigi Moretti ha un’aurea tutta sua.
Completamente ortogonale a tutti gli altri edifici, taglia come un coltello in due la via, mostrandosi proprio come un quinta teatrale.
Mi ha sorpreso la sua voglia di essere un edificio proiettato nel futuro in un'epoca in cui, appena finita la guerra, si desiderava guardare avanti.